Tavoli al’interno, in veranda e in giardino dove mangiare, chiacchierare e far giocare i bambini. La cucina ricorda le atmosfere familiari. Questo è Rosti, ristorante al Pigneto. Ma anche pizzeria, griglieria e ottima scelta per l’aperitivo.
La vocazione di Rosti è quella di offrire ai clienti un luogo dove poter trascorrere l’intera giornata. Durante la settimana, la cena anche fino a tardi: da provare la pizza romana, sottile e croccante, o quella con il nuovo impasto di antichi grani siciliani, altamente proteico e digeribile. Il sabato e la domenica si parte la mattina con le colazioni italiane ed internazionali, poi il pranzo e ovviamente la cena con menu alla carta e pizzeria.
È stata una grande officina meccanica e oggi è Rosti, officina di ricerca agricola e cucina democratica, progetto di genuinità a 360°. Lo spazio interno è diviso in tre ambienti: quello centrale con l’ingresso del locale col vecchio pavimento di marmo, i due laterali, con a terra gettata in cemento. Grandi cappelli da abatjour neri e oro (unico tocco di glamour), scendono sui tavoloni dalle travi reticolari verniciate nero-brown. Muri rosso pompiere e alto zoccolo grigio piombo.
Colori senza mezze misure o ricerca di accostamenti cromatici, contrastano con la calma natura del giardino. Viene messa in luce soltanto la fucina di Rosti, la produzione di pizze, gli hamburger alla piastra, in un’atmosfera da locanda con giardino, volutamente riferita a quell’ingenuità e a quei contrasti della Roma piena di speranza e di “modernismo” degli anni ‘50.