Genuina e attenta nella scelta degli ingredienti, la cucina di Rosti propone dal lunedì al venerdì una cena alla carta. Mentre per mangiare bene al Pigneto il sabato e la domenica, apertura sia a pranzo che a cena. Si può cenare fino a tardi, con la cucina aperta fino a mezzanotte e mezza.
Una proposta variegata e adatta a tutti i gusti e abitudini culinarie, perfettamente in grado di conquistare chi ha sempre voglia di mangiare qualcosa di diverso. Inoltre, per soddisfare i clienti più golosi, Rosti offre anche la possibilità di ordinare la pizza nella versione romana o con il nuovo impasto di antichi grani siciliani.
La domenica e i giorni festivi la proposta del pranzo si trasforma: un brunch a buffet a 23€ (bevande escluse) e un menu alla carta apposito per il weekend.
Da Rosti si può scegliere di mangiare nella sala interna, ampia e confortevole, oppure nella veranda riscaldata d’inverno.
Nei mesi più caldi, invece, si può mangiare anche all’esterno, nell’ampio giardino all’aperto, per un pranzo in totale tranquillità.
Situato a metà strada tra Casilina e Prenestina, Rosti è il ristorante giusto per mangiare bene a due passi dal centro di Roma, a 50 metri dalla stazione della Metro Pigneto. Per una cena di lavoro o una pizza tra amici. Un luogo dove poter mangiare indisturbati, lontani dal caos della città, immersi nel silenzio di un giardino che si affaccia su di una strada privata dove non è consentito il transito alle auto. Il posto ideale anche per un pranzo di famiglia (il sabato e la domenica), dove i bambini possono divertirsi nell’area giochi esterna e i genitori chiacchierare nell’atmosfera tranquilla del ristorante.
La sala centrale di Rosti è la vera officina della cottura, il trionfo degli arrosti, dei lieviti, della griglia, del forno per la pizza romana o di antichi grani siciliani, del lungo banco bar, basso e centrale con un piano unico in marmo bardiglio. Chi mangerà nella sala di destra sarà in compagnia dei cuochi al lavoro nella cucina, grazie al vetro comunicante di due metri per due con le zone produttive ‘a vista’.